Intervista scritta e condotta da Maria Pia Ciaghi

Maria Pia Ciaghi è direttrice responsabile della rivista “Eco delle dolomiti, edizioni Il Sextante, la quale in seguito ad un percorso strutturato in vari trattamenti di riflessologia plantare afferma quanto segue:

Attraverso la riflessologia plantare sperimentata con Nadiya ho potuto constatare una riduzione della sintomatologia dolorosa, un miglioramento della circolazione generale e del sistema nervoso. In definitiva una normalizzazione delle funzioni corporee, con un evidente rilassamento non solo del corpo ma anche della mente e dello spirito. Proprio grazie a questa mia esperienza ho deciso di fare a Nadiya alcune domande.

La mia prima domanda è forse la più ovvia, ma anche la più curiosa, come hai incominciato a fare questo lavoro è perché?
Provengo da un tipo di studi e di attività scientifica che mi ha sicuramente dato una grande conoscenza del corpo umano e del suo funzionamento, ma la visione occidentale del corpo e della salute non mi ha mai soddisfatta fino in fondo.
Così già dai tempi in cui studiavo per diventare insegnante di educazione fisica, ho iniziato ad interessarmi e ad affiancare una formazione di tipo orientale con la riflessologia plantare per prima e con l’ayurveda successivamente.
Trovavo la visione occidentale troppo limitata al corpo come un qualcosa di scisso dall’interiorità, e così ho cercato una visione più armonica e naturale..e questo l’ho trovato nelle medicine orientali.

Ma perché la Riflessologia?
Quando iniziai il corso di studi per diventare insegnante di educazione fisica ho avuto un docente di ginnastica posturale che mi ha fatto diventare curiosa… ed ho iniziato a cercare il perché di alcune posture viziate e collegarle a stati interiori e così studiando il piede ho iniziato a interessarmi e a condurre studi paralleli di riflessologia plantare, divertendomi poi ad utilizzarla su di me con risultati incredibili..e successivamente l’ho introdotta nella attività di ludico-motoria negli asili facendo sperimentare ai bambini il toccarsi e massaggiarsi i piedi… poi andando avanti… l’ho utilizzato in ospedale a scopo antalgico.
Andando sempre più in profondità negli studi della medicina cinese e la riflessologia attraverso tanti viaggi in oriente mi sono resa conto del mio grande desiderio di riconnettermi con i ritmi della natura perché questo è il grande dono che la medicina orientale ci offre.

Puoi dire che cosa è successo?
Quando mi sono resa conto della potenza di questa medicina, sperimentandone i trattamenti e seguendo i consigli di routine giornaliera e stagionale, ho iniziato a sentirmi più in ascolto e a migliorare enormemente alcuni disturbi fisici che mi affliggevano dall’età dello sviluppo come un forte dolore al collo che si manifestava almeno un paio di volte durante il mese e mi costringeva all’utilizzo di antidolorifici.
Ho inoltre guarito completamente disturbi occasionali come cistiti e dolori di vario tipo.

Tutta questa esperienza come la trasmetti?
Penso di trasmettere la mia esperienza con tutto l’amore, la totalità, l’attenzione, la passione e la dedizione che metto durante i trattamenti e nei corsi di formazione che conduco.
Anche il lavoro interiore è andato di pari passo con lo studio delle tecniche riflessologiche e partecipare a gruppi con alcuni dei più grandi terapisti del mondo di Osho a livello mondiale e confrontarmi con le mie difficoltà e le mie potenzialità mi ha fatto crescere come individuo e come terapista.

Cosa intendi dire?
Intendo dire che per diventare un buon terapista è necessaria la conoscenza delle tecniche, ma è necessario anche un lavoro di consapevolezza che aumenta il grado di ascolto di te stesso e degli altri con la qualità della imparzialità e della compassione… e in questo viaggio non c’è fine.

Che prospettiva ha la Riflessologia?
Credo che la riflessologia avrà prossimamente sempre più persone che si avvicineranno in quanto ci riporta ad una dimensione umana e saggia che in questi anni stiamo perdendo.
Inoltre la Regione Toscana sta dando il via al riconoscimento della figura professionale di operatore di Riflessologia, ed io nella mia scuola porto avanti un programma di formazione che è adeguato ai programmi che la Regione richiede.

Che prospettive hanno gli allievi?
A livello lavorativo nei centri benessere e nei centri termali i trattamenti di riflessologia sono sempre più richiesti per cui in questo momento storico è una possibilità di lavoro ancora aperta.

Grazie ed auguri per il tuo lavoro.
Grazie a lei per avermi dato la possibilità di parlare di questa medicina che mi appassiona.

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